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Casa Smart Plus di Edilvi – Innovazione per Edifici NZEB

Casa singola Treviso portico serale
Casa singola Treviso portico serale

Casa Smart Plus di Edilvi - Innovazione per Edifici NZEB

Nel mondo in continua evoluzione delle costruzioni sostenibili e a basso impatto ambientale, il brevetto Casa Smart Plus di Edilvi emerge come un’innovativa soluzione per la realizzazione di edifici ad energia quasi zero (NZEB). Questo metodo costruttivo pionieristico incorpora tecnologie all’avanguardia per garantire efficienza energetica, comfort abitativo e sicurezza antisismica, ponendosi così all’avanguardia nel settore dell’edilizia eco-sostenibile.

L'utilizzo del Climablok: efficienza energetica e sicurezza antisismica

Uno degli elementi chiave di Casa Smart Plus è l’utilizzo del Climablock, un materiale costruttivo ad alte prestazioni energetiche progettato per integrare la resistenza meccanica del calcestruzzo con le proprietà isolanti del polistirene. Questo innovativo sistema combina una casseratura in polistirene con il calcestruzzo, fornendo un’eccellente protezione termica e acustica, oltre a garantire una struttura antisismica e una riduzione significativa dei consumi energetici.

I vantaggi del Climablock e di Casa Smart Plus

I vantaggi del Climablock sono molteplici e impattanti. Oltre alla riduzione dei consumi energetici, offre un isolamento termico superiore, contribuendo così a mantenere una temperatura interna confortevole in ogni stagione. La sua struttura resistente e duratura richiede minime manutenzioni nel tempo, garantendo un’abitazione di qualità che dura nel tempo. Inoltre, la sua capacità di eliminare l’umidità e prevenire la formazione di muffe sulle pareti migliora notevolmente la qualità dell’aria interna, favorendo un ambiente più salubre per gli abitanti.

Casa Smart Plus: sistemi intelligenti per la gestione degli impianti

Ma le innovazioni non si fermano qui. Grazie al brevetto Casa Smart Plus, Edilvi offre la possibilità di integrare sistemi di building automation nelle proprie abitazioni. Questi sistemi intelligenti consentono ai proprietari di controllare e gestire tutti gli impianti domestici tramite tablet o smartphone, offrendo un livello di comodità e controllo senza precedenti.

Casa Smart Plus: produzione dell'energia per l'autoconsumo

Le realizzazioni effettuate con il brevetto Casa Smart Plus non solo soddisfano gli standard più elevati di sostenibilità e efficienza energetica, ma rappresentano anche un passo avanti verso un futuro in cui le abitazioni non solo consumano meno energia, ma producono anche energia rinnovabile per alimentare le proprie esigenze. Con tempi di costruzione rapidi e una qualità senza compromessi, Casa Smart Plus di Edilvi si posiziona al centro della rivoluzione nell’edilizia sostenibile, offrendo un’opzione innovativa e responsabile per gli acquirenti di case di oggi e di domani.

Se sei in procinto di costruire casa a Treviso e provincia e il nostro sistema costruttivo ti ha incuriosito compila il form qui sotto per chiedere maggiori informazioni ed essere ricontattato dai nostri consulenti.

Edifici ad Energia Quasi Zero: Il Futuro dell’Edilizia Sostenibile

Case Smart Plus a Casale (TV)
Case Smart Plus a Casale (TV)

Edifici ad Energia Quasi Zero: Il Futuro dell'Edilizia Sostenibile

Nell’era in cui la sostenibilità ambientale è diventata una priorità globale, l’attenzione si è concentrata sempre di più sull’adozione di pratiche edilizie eco-friendly. Tra queste, gli edifici ad energia quasi zero (nZEB) si ergono come pietra miliare nella corsa verso un futuro più verde e sostenibile.

Cos'è un Edificio ad Energia Quasi Zero (nZEB)?

Gli edifici ad energia quasi zero sono strutture progettate e costruite con l’obiettivo di ridurre al minimo il consumo energetico e di sfruttare fonti energetiche rinnovabili per soddisfare il resto delle proprie esigenze energetiche. Questi edifici sono caratterizzati da un bilancio energetico vicino allo zero, il che significa che l’energia necessaria per il loro funzionamento è quasi interamente coperta da fonti rinnovabili integrate nell’edificio stesso.

Caratteristiche Principali degli Edifici nZEB:

Isolamento Superiore: Gli edifici nZEB sono dotati di sistemi di isolamento avanzati che riducono la dispersione di calore, contribuendo così a mantenere una temperatura interna confortevole senza la necessità di costanti aggiustamenti del riscaldamento o del condizionamento.

Tecnologie ad Alta Efficienza Energetica: Le tecnologie all’avanguardia, come i pannelli solari fotovoltaici, le pompe di calore ad alta efficienza e i sistemi di ventilazione meccanica controllata, sono integrate negli edifici nZEB per massimizzare l’uso delle energie rinnovabili.

Design Bioclimatico: Il design bioclimatico considera le caratteristiche climatiche del luogo in cui si trova l’edificio al fine di massimizzare l’efficienza energetica sfruttando al meglio l’energia solare passiva, la ventilazione naturale e altri elementi ambientali.

Monitoraggio e Gestione dell’Energia: Gli edifici nZEB sono dotati di sistemi di monitoraggio avanzati che consentono il controllo e l’ottimizzazione del consumo energetico in tempo reale, consentendo una gestione efficiente delle risorse.

Vantaggi degli Edifici ad Energia Quasi Zero:

Riduzione delle Emissioni di CO2: Grazie alla loro elevata efficienza energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili, gli edifici nZEB contribuiscono in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas serra, aiutando a contrastare il cambiamento climatico.

Risparmio Economico a Lungo Termine: Sebbene l’investimento iniziale possa essere più elevato rispetto a quello per un edificio tradizionale, nel lungo periodo gli edifici nZEB offrono notevoli risparmi sui costi energetici, rendendoli un’opzione economica e sostenibile.

Comfort Abitativo Migliorato: Grazie alla loro elevata efficienza energetica, gli edifici nZEB offrono un ambiente interno confortevole e salubre tutto l’anno, riducendo al minimo gli sbalzi di temperatura e garantendo una migliore qualità dell’aria.

Conclusioni:

Gli edifici ad energia quasi zero rappresentano il futuro dell’edilizia sostenibile, offrendo un’opportunità concreta per ridurre l’impatto ambientale dell’industria delle costruzioni e per promuovere uno stile di vita più eco-friendly. Investire in edifici nZEB non solo porta benefici ambientali, ma offre anche vantaggi economici e miglioramenti tangibili nella qualità della vita degli abitanti. È ora che l’edilizia abbracci pienamente questa rivoluzione verde e si impegni a costruire un futuro più sostenibile per le generazioni a venire.

Se sei interessato a costruire una casa nZEB a Treviso e provincia compila il form qui sotto e contattaci!

Transizione edilizia 4.0: i nuovi prodotti e servizi di Edilvi

Transizione edilizia 4.0: evoluzione prodotti servizi Edilvi
Transizione edilizia 4.0: evoluzione prodotti servizi Edilvi

Transizione edilizia 4.0 l'evoluzione dei prodotti e servizi Edilvi per gli edifici

La profonda trasformazione dell’edilizia e dei metodi costruttivi, la possibilità di gestire i consumi energetici degli edifici da remoto, l’avvento delle comunità energetiche, la diffusione su larga scala delle tecnologie IoT – Internet of Things (Internet delle cose) e la sempre maggior richiesta di connettività stanno cambiando completamente il settore delle costruzioni di edifici.

Tutto ciò ha, infatti, spostato l’orizzonte di progettazione e costruzione. Che non si conclude una volta costruito l’edificio, ma continua nel tempo con la gestione dell’edificio stesso e con la connessione dell’edificio all’ambiente interno ed esterno che lo circonda.

Gli smart building: un sistema interconnesso che combina gestione energetica e servizi alla persona

Un edificio è un sistema composto da tecnologie, servizi, hardware e software che consente di migliorare la qualità della vita di chi lo utilizza, di ottimizzare i consumi energetici e di abbattere gli agenti inquinanti interni ed esterni. Inoltre, un edificio fa parte di un sistema. Non è più un elemento finito a sé stante ma si interfaccia con tutti gli altri edifici che lo circondano.

L’avvento delle CER (Comunità energetiche rinnovabili) consentirà, nei prossimi 10 e 20 anni, di interconnettere gli edifici dal punto di vista energetico garantendo sistemi intelligenti di gestione dell’energia. I risultati saranno:

    • l’abbattimento del prezzo dell’energia, in quanto prodotta sul posto con impianti alimentati da fonti rinnovabili,
    • l’aumento della quota di produzione di energia da fonti rinnovabili,
    • minore inquinamento,
    • riduzione della povertà energetica.

L’avvento delle connessioni ultraveloci consente di gestire da remoto e attraverso tecnologie a portata di tutti (come smartphone, pc, tablet, smart watch, console, sistemi elettronici delle automobili), non solo i consumi energetici, ma anche le diverse funzionalità che i software di domotica e building automation mettono a disposizione delle persone.

Gli smart building nell’ottica di Edilvi

La collaborazione decennale con le università nonché la sperimentazione sul campo nella costruzione di case nzeb, nella riqualificazione di case esistenti, di condomini e di edifici pubblici e dodici anni di ricerca nel campo dell’efficientamento energetico e nello sviluppo digitale ci hanno consentito di sviluppare dei sistemi ad hoc per ogni tipologia di edificio.

La smart home

La nostra smart home sarà costituita dai seguenti elementi:

    • sistema fotovoltaico per l’autoconsumo energetico e predisposizione per la partecipazione alla comunità energetica;
    • batteria di accumulo energetico;
    • colonnine di ricarica per i veicoli elettrici;
    • sistemi di domotica avanzati con gestione a distanza e da mobile;
    • ventilazione meccanica controllata;
    • pompa di calore;
    • sistema di sanificazione integrato dell’aria;
    • gestione ottimale, anche da remoto, degli elettrodomestici di nuova generazione;
    • servizi di telemedicina e telesoccorso;
    • rilevazione digitale di edificio ed impianti per la generazione del digital twin, ossia la creazione, attraverso sistemi digitali di progettazione, di una copia perfetta dell’edificio fisico.

Il condominio smart

Il condominio smart sarà così composto:

    • impianto fotovoltaico per la gestione energetica delle parti comuni e dei singoli alloggi;
    • batteria di accumulo energetico centralizzata;
    • colonnine di ricarica per veicoli elettrici in proporzione al numero di alloggi presenti nell’edificio;
    • infrastruttura multiservizio per la gestione dell’energia e dei servizi nelle parti comuni condominiali;
    • smart home per ogni singolo alloggio;
    • sistema di sanificazione dell’aria per ogni alloggio;
    • ventilazione meccanica controllata e pompa di calore centralizzata;
    • illuminazione led e controllo della stessa da remoto nelle parti comuni del condominio;
    • gestione ottimale degli elettrodomestici per ogni singolo alloggio;
    • rilevazione con laser scanner del sistema edificio-impianti per la creazione del digital twin;
    • rete FTTH;
    • installazione di apposito server che consente l’accesso al sistema di gestione dell’edificio da remoto.

Edifici pubblici smart

Gli edifici pubblici smart saranno dotati di:

    • impianto fotovoltaico per l’autoconsumo di energia;
    • batterie di accumulo energetico che consentono di stabilizzare i picchi di sistema tra produzione e consumo di energia;
    • colonnine di ricarica per i veicoli elettrici a disposizione dei dipendenti;
    • edificio con sistemi di building automation e gestione dei dispositivi elettronici anche da remoto;
    • illuminazione interna ed esterna con luci led gestita da remoto;
    • ventilazione meccanica controllata, pompa di calore e/o caldaia;
    • rilevazione con laser scanner del sistema edificio impianto per la realizzazione del digital twin;
    • collegamento, tramite apposito server, alla piattaforma di gestione da remoto dell’edificio.

Negli smart building scolastici, inoltre, sarà presente un’infrastruttura multiservizi con rete di connessione ultra veloce a banda larga per ottimizzare la didattica a distanza ed i collegamenti per le riunioni online.

Smart factory: fabbriche ed aziende smart

L’ultimo settore su cui ci siamo concentrati è la realizzazione delle fabbriche/aziende smart, un campo che oltre all’ottimizzazione dell’edificio prevede anche l’ottimizzazione energetica delle linee produttive e degli impianti di produzione.

In questo caso il campo di intervento si allarga e la fabbrica sarà dotata di:

    • impianto fotovoltaico per l’autoconsumo con batteria di accumulo e colonnine di ricarica per i veicoli elettrici;
    • motori di produzione di ultima generazione ed a basso consumo;
    • compressori ad aria compressa;
    • sistemi di refrigerazione ad alta efficienza;
    • ventilazione meccanica controllata ed impianti a basso consumo ed alta efficienza energetica con controllo di gestione da remoto ed ottimizzazione dei consumi;
    • illuminazione led con gestione da remoto;
    • impianti di cogenerazione;
    • impianto solare termico;
    • generatori di calore a basso consumo;
    • rilevazione con laser scanner degli edifici e degli impianti per la creazione del digital twin;
    • connessione tramite server a piattaforme per la gestione da remoto dell’edificio.

Facility management e manutenzione predittiva

I sistemi di gestione da remoto dell’edificio ed il digital twin consentiranno di pianificare la manutenzione predittiva a lungo termine mantenendo l’edificio pienamente funzionante e di ridurre al minimo gli interventi straordinari per malfunzionamento. In caso di guasti o manutenzioni straordinarie sarà, infine, possibile identificare subito il punto ed il malfunzionamento sul quale intervenire con tecnici specializzati.

Se il tuo edificio rientra potenzialmente in uno di questi quattro e sei interessato ad avere maggiori informazioni per trasformarlo in uno smart building contattaci attraverso il form a disposizione qui sotto.

Agrivoltaico: gli incentivi per installare un impianto fotovoltaico sui tetti degli edifici agricoli

agrivoltaico incentivi impianti fotovoltaici pnrr
agrivoltaico incentivi impianti fotovoltaici pnrr

Agrivoltaico: gli incentivi per installare un impianto fotovoltaico sui tetti degli edifici agricoli

Il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha introdotto, per gli anni dal 2022 al 2026, importanti incentivi per installare impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici ad uso produttivo nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Qualche settimana fa avevamo pubblicato un articolo sui parchi agrisolari installabili sopra le aree coltivate, oggi, invece, approfondiamo quanto previsto per gli edifici ad uso agricolo.

Il Mipaaf, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali, attraverso il PNRR, ha messo a disposizione 1,5 miliardi di euro per realizzare 4,3 milioni di mq di fotovoltaico (fonte dati QualEnergia.it) tramite un apposito bando.

Chi può accedere agli incentivi?

Gli incentivi sono dei finanziamenti in conto capitale, sulla spesa ammessa, ai quali possono accedere:

    • Imprenditori agricoli in forma individuale o societaria;
    • Imprese agroindustriali con codici ATECO ammissibili;
    • Cooperative agricole che svolgono attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile e loro cooperative o consorzi (art.1 comma 2 D.lgs 228/2001).

Sono esclusi dagli incentivi i soggetti che hanno un volume di fatturato inferiore a 7 mila euro annui e sono quindi esonerati dalla tenuta della contabilità IVA.

Quali sono gli interventi ammessi?

Gli interventi ammessi sono l’acquisto e la posa in opera di impianti fotovoltaici, con potenza di picco compresa tra i 6kWp ed i 500kWp, assieme all’esecuzione di uno o più dei seguenti interventi:

    • Rimozione e smaltimento dell’amianto dai tetti;
    • Realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
    • Realizzazione di un sistema di aerazione assieme alla sostituzione del tetto (tetto ventilato con camini di evacuazione dell’aria).

Quali spese sono ammesse?

Nel bando sono ammesse le spese per:

    1. realizzare nuovi impianti fotovoltaici:
      1. acquisto e messa a punto di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, componenti varie;
      2. sistemi di accumulo;
      3. acquisto dei materiali per la realizzazione degli interventi;
      4. costi di connessione alla rete;
    1. rimozione e smaltimento dell’amianto e realizzazione di interventi per coibentare i tetti e/o sistema di aerazione:
      1. demolizione e ricostruzione della copertura fino ad un limite massimo di 700€/kWp.

I costi per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico sono ammessi fino ad un massimo di 1500€/kWp. Possono incrementare nel caso di:

    1. installazione di sistemi di accumulo: ulteriori 1000€/kWp (massimale di spesa per la batteria di accumulo di 50mila euro);
    2. installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici: ulteriori 1000€/kWp per ogni colonnina installata.

Sono ammesse anche le spese di progettazione, le asseverazioni e tutte le spese tecniche del progetto. Per ogni progetto la spesa massima ammissibile è 750mila euro (1milione di euro per ogni beneficiario).

Come funzionano i contributi?

Sono contributi a fondo perduto concessi per il 40 per cento della spesa ammessa, incrementati del 20 per cento nel caso si tratti di: giovani imprenditori, investimenti collettivi o investimenti in zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici (art. 32 regolamento UE 1305/2013).

Per le aziende che si occupano di trasformazione dei prodotti agricoli in prodotti non agricoli l’incentivo scende al 30 per cento della spesa ammessa.

Questo aiuto si può cumulare anche con altri contributi pubblici.

Come vengono concessi i contributi?

Mediante graduatorie di merito in cui costituiscono punteggio di merito l’installazione del fotovoltaico per l’autoconsumo aziendale e la predisposizione per la condivisione dell’energia autoprodotta attraverso comunità energetiche rinnovabili.

Riqualificazione energetica edifici scolastici: nuovo intervento a Cavriglia presso la Scuola Santa Barbara

Riqualificazione scuola santa barbara cavriglia
Riqualificazione scuola santa barbara cavriglia

Riqualificazione energetica edifici scolastici: nuovo intervento a Cavriglia presso la Scuola Santa Barbara

Ad aprile 2022 sono partiti i lavori di riqualificazione energetica e sismica della Scuola Santa Barbara di Cavriglia, in provincia di Arezzo. Si tratta del terzo lavoro di efficientamento in Toscana per Edilvi, dopo la scuola di Meleto ed il Municipio di Seravezza. La fine lavori e la consegna della scuola al Comune avverranno all’inizio del nuovo anno scolastico 2022-2023 tra fine settembre ed i primi giorni di ottobre.

Come per Meleto e Seravezza, i lavori di riqualificazione della scuola (che da scuola primaria diventerà scuola per l’infanzia per bambini da 0 a 6 anni), si stanno svolgendo grazie al parternariato pubblico privato nella formula di contratto EPC (Contratto di Prestazione Energetica) con contributi pubblici quali Conto Termico 2.0 e fondi POR-FESR 2014 – 2020 della Regione Toscana. Grazie al solo Conto Termico sono stati ottenuti circa 275.000 euro di contributi.

Un nuovo edificio scolastico nZEB

L’intervento di riqualificazione energetica e sismica di edificio scolastico, che comprende tutti i lotti inerenti alla scuola, porterà la costruzione a raggiungere la classe energetica nZEB (ad energia quasi zero) con un ingente risparmio energetico che si aggira attorno all’80% dei consumi e delle spese in bolletta, nonché ad incrementare il livello di sicurezza in caso di sisma.

Il processo BIM per la riqualificazione della scuola

Tutto il processo di efficientamento, dalla fase di contratto alla fase di manutenzione post-intervento, passando per la progettazione e l’operatività di cantiere, vengono condotti grazie all’utilizzo del metodo BIM. I rilievi, condotti con laser scanner, hanno consentito di ricreare in ambiente virtuale tutto l’edificio e successivamente di elaborare gli interventi fino a produrre un modello 3D dell’edificio efficientato. In questo modo è stato possibile calcolare i risparmi che si otterranno dopo la realizzazione degli interventi ed ottimizzare la gestione del cantiere (in particolare cronoprogramma e gestione materiali).

Successivamente al completamento dei lavori, Edilvi, grazie ai sistemi di building automation installati sarà in grado di gestire da remoto i consumi energetici della scuola e di effettuare un servizio post-vendita puntuale con manutenzione predittiva e manutenzione straordinaria mirata.

Gli interventi di riqualificazione della scuola

Gli interventi di riqualificazione della scuola sono i seguenti:

    • Coibentazione delle pareti perimetrali con cappotto esterno;
    • Coibentazione della copertura;
    • Installazione di sistema di building automation con controllo di gestione dei consumi energetici da remoto;
    • Sostituzione dei serramenti esistenti con serramenti ad alta efficienza energetica;
    • Sostituzione del generatore di calore della palestra con installazione di pompa di calore elettrica a compressione di vapore e conseguente aggiornamento della centrale termica;
    • Installazione di pompa di calore per l’acqua calda sanitaria nella zona mensa;
    • Taglio della muratura interna ed esterna per l’inserimento di guaina con funzione di freno vapore per il contrasto della risalita dell’umidità;
    • Sostituzione dell’impianto di illuminazione a fluorescenza con luci a LED e sistema di regolazione del flusso luminoso;
    • Sostituzione delle lattonerie esistenti;
    • Interventi di miglioramento strutturale.

Edilvi e la riqualificazione degli edifici scolastici nel contesto del partnernariato pubblico privato

Edilvi dal 2011 opera come ESCo – Energy Service Company nel settore dell’efficientamento degli edifici pubblici ed in particolare degli edifici scolastici. Ha ottenuto e mantenuto negli anni la certificazione UNI CEI 11352:2014 e le attestazioni SOA che consentono di collaborare con la Pubblica Amministrazione tramite contratti EPC rientranti nel settore del Parternariato Pubblico Privato. Gli interventi realizzati da Edilvi si distribuiscono tra la provincia di Treviso e la Regione Toscana.

Per maggiori informazioni è possibile contattarci tramite l’apposito form a fondo pagina.

Incentivi per gli edifici delle imprese: quali sono?

incentivi per edifici imprese 2022
incentivi per edifici imprese 2022

Immobili di impresa: è possibile accedere agli incentivi statali per la riqualificazione?

Le aziende, sebbene abbiano forti limitazioni nell’accesso agli incentivi che più conosciamo come superbonus 110, bonus ristrutturazioni o a seconda del tipo di società, possono accedere ad alcune soluzioni che consentono di migliorare le prestazioni energetiche e sismiche degli edifici di loro proprietà.

L’obiettivo di questo articolo è fare una piccola panoramica degli incentivi dedicati agli interventi di riqualificazione energetica e sismica per gli immobili delle imprese.

Andiamo a vedere ora, a seconda del tipo di edificio quali incentivi siano a disposizione e quali società possano accedere.

Immobili strumentali per natura: sismabonus ordinario, bonus facciate, ecobonus e superbonus 110

Nel caso degli immobili strumentali per natura, cioè gli immobili a cui non è possibile cambiare la destinazione d’uso senza che non ci siano trasformazioni radicali (categorie catastali A/10, B, C, D ed E), si possono utilizzare i seguenti incentivi statali nelle modalità indicate:

    • Sismabonus ordinario: ci possono accedere tutte le persone fisiche e giuridiche nel caso in cui l’edificio sia adibito ad attività produttiva; al sismabonus si può accedere anche nel caso di immobili dati in affitto;
    • Bonus facciate: è consentito richiederlo da parte di tutte le società di persone e di capitali;
    • Ecobonus ordinario: possono richiederlo i titolari di reddito d’impresa che effettuano interventi di riqualificazione su immobili di proprietà o di cui hanno il titolo di detenzione;
    • Superbonus 110: si può utilizzare solo nel caso in cui l’azienda partecipi a spese comuni effettuate su condomini in cui detiene delle proprietà; tuttavia, se le unità che possiede l’azienda sono unità non residenziali in condomini prevalentemente non residenziali la detrazione non spetta all’azienda.

Le aziende, di qualsiasi tipo, non possono accedere al bonus ristutturazioni.

Possono però usufruire, sugli altri bonus, di cessione del credito e sconto in fattura.

Immobili strumentali per destinazione: sismabonus ordinario, bonus facciate, ecobonus ordinario e superbonus 110

Se parliamo di immobili strumentali per destinazione, e cioè degli edifici che l’azienda utilizza esclusivamente per l’esercizio dell’impresa, la situazione cambia leggermente:

    • Sismabonus ordinario: spetta a tutte le imprese e società di persone e di capitali per gli immobili in cui svolgono la loro attività e può essere richiesto da attività agricole, professionali, produttive di beni e servizi, commerciali e non commerciali;
    • Bonus facciate: possono ricorrervi tutte le società di persone e di capitali;
    • Ecobonus ordinario: vale lo stesso principio destinato agli immobili strumentali per natura;
    • Superbonus 110: le limitazioni rimangono le stesse del sismabonus per i beni strumentali per natura.

Anche in questo caso i proprietari dell’azienda possono usufruire di cessione del credito e sconto in fattura.

Immobili patrimonio (immobilizzati): bonus ristrutturazioni, sismabonus ordinario, bonus facciate, ecobonus ordinario e superbonus 110

Si tratta di abitazioni o terreni locati a terzi o non utilizzati per l’attività (immobili patrimonio). Gli incentivi cui si può accedere sono:

    • Bonus ristrutturazioni solo nel caso di abitazioni patrimonio;
    • Sismabonus ordinario: l’agevolazione spetta a tutte le imprese e società di persone e capitali;
    • Bonus facciate: spetta anche per le abitazioni patrimonio;
    • Ecobonus ordinario: è garantito lo stesso meccanismo che nel caso dei beni strumentali;
    • Superbonus 110: è soggetto alle stesse limitazioni degli immobili strumentali.

Anche in questo caso i proprietari dell’azienda possono usufruire di cessione del credito e sconto in fattura.

Immobili merce: sismabonus ordinario, bonus facciate, superbonus 110

Gli immobili merce possono accedere a:

    • Sismabonus ordinario: con le stesse modalità delle altre tipologie di beni immobili;
    • Bonus facciate: sulla carta il bonus non è vietato tuttavia l’Agenzia delle Entrate non ha ancora dato indicazioni in merito;
    • Ecobonus 110: valgono le stesse limitazioni previste per gli altri immobili aziendali
    • Superbonus 110: valgono le stesse limitazioni previste per gli altri immobili aziendali.

L’azienda può optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Perché è importante intervenire anche sugli immobili aziendali?

Riqualificare il patrimonio di immobili appartenente alle aziende contribuisce a migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica degli edifici aziendali. Inoltre, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda sul Clima per il 2030.

Un intervento, in particolare, oltre alla coibentazione dell’edificio, può contribuire alla produzione di energia da fonti rinnovabili: l’installazione di pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo.

In questo caso l’azienda è in grado di sostenere in modo più efficiente i costi derivanti dall’utilizzo dell’energia.

Le aziende, infine, possono essere predisposte per la partecipazione alle CER – Comunità Energetiche Rinnovabili – ed immettere in rete l’energia prodotta in surplus. Ciò genera un circolo virtuoso che permette di avere più autonomia energetica ed a costi più moderati per tutti i cittadini, in un’ottica win-win.

Fondi per gli immobili aziendali in Veneto

In Veneto, lo scorso giugno, il fondo anticrisi (gestito da Veneto Sviluppo) è stato aumentato di 5 milioni di euro proprio per dare la possibilità alle aziende che installano un impianto fotovoltaico (più inverter, accumulo ed altre dotazioni tecnologiche) di ulteriori agevolazioni.

Agrivoltaico: il sistema fotovoltaico in agricoltura

Agrivoltaico pannelli su colture
Agrivoltaico pannelli su colture

Agrivoltaico: il sistema fotovoltaico in agricoltura!

L’Agrivoltaico è un sistema per produrre energia elettrica occupando la stessa superficie delle coltivazioni! Questo sistema serve a sfruttare al meglio lo spazio delle campagne, senza impattare il corretto sviluppo delle colture.

L’Italia per conformazione geografica è un paese che non può vantare distese pressoché illimitate che possono essere adibite a sistemi fotovoltaici, limitando la possibilità di produzione possibile. Questo sistema potrebbe essere un sistema per rendere più efficiente la superficie disponibile!

Questo sistema ha grandi vantaggi, ma esperti nutrono ancora dei dubbi a riguardo.

Cos'è l'Agrivoltaico?

L’agrivoltaico è un sistema di pannelli solari che possono essere installati al di sopra di campi coltivati in modo da garantire la corretta crescita delle colture, ma permettendo allo stesso tempo di sfruttare queste superfici per generare energia rinnovabile e green.

Semplificando, si può riassumere questo sistema a delle strutture, spesso automatizzate, dotate di pannelli fotovoltaici che si collocano al di sopra dei campi coltivati. Il pannello produce ovviamente energia elettrica e, essendo spesso automatizzato può anche muoversi garantendo l’inclinazione dei raggi solari.

Il PNRR del 2021, il piano ambizioso di Ripresa e Resilienza include all’interno fondi e piani per l’installazione di questi sistemi sul suolo italiano. Saranno installati pannelli agrivoltaici per 1,5 GW entro l’anno 2030.

Quali sono i vantaggi?

I vantaggi sono multipli, anche per le colture stesse infatti questi pannelli, che fungono anche come coperture per i raggi solari possono:

ridurre la richiesta idrica: generando ombra questi pannelli possono abbassare la temperatura al suolo e ridurre l’evaporazione delle acque nel terreno;
funzione di sostegno delle piante: I tralicci della strutture possono anche essere le strutture a cui le piante possono aggrapparsi e fornire un sostegno ad esse. Alcune coltivazioni infatti necessitano di sostegni per migliorare la produzione;
regimentazione delle acque piovane: infatti possono regolamentare l’acqua piovana, garantendo livelli più costanti e meno picchi;
protezione dalla grandine: infine queste strutture proteggono le colture dalla grandine, responsabile della distruzione di molti raccolti.

Oltre a ciò va ovviamente aggiunto il fatto che questa struttura garantisce la generazione di energia:
Green
Rinnovabile
• Da territori che altrimenti non sarebbero in grado di generare energia.

Perché l'Agrivoltaico in Italia?

L’Italia è decisamente un territorio in cui l’Agrivoltaico potrebbe essere più efficace in quanto per la conformazione geografica non si dispone di ampi territori adatti a sistemi fotovoltaici. Il 41,8% della superficie territoriale italiana è occupata da colture.

La posizione della nostra nazione ci garantisce l’intensità solare più alta d’Europa, dopo la Spagna.

Rendimento Impianti fotovoltaici in Italia (in kWh/1kWp)

Nord

1000/1200

Centro

1200/1300

Sud e Isole

1400/1500

Tale intensità renderebbe possibile raggiungere il 50% degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima se solo si dotasse lo 0,32% dei terreni agricoli italiano di un sistema Agrivoltaico.

Quali sono le opinioni?

Nonostante i benefici ci sono ancora opinioni contrastanti a riguardo. C’è chi si esprime più cautamente, sottolineando che i pannelli fotovoltaici potrebbero essere installati in primis sugli edifici, non andando ad impattare sulle colture italiane, in quanto potrebbero risentire di una diminuzione della produzione. Questo porterebbe a un ulteriore aumento del prezzo delle materie prime, già altissime per il conflitto in Ucraina.

Sarebbe quindi meglio preferire gli edifici, per l’installazione di impianti fotovoltaici, che garantiscono molte meno controindicazioni.

Altre esperti, invece, si sono detti favorevoli a questi impianti, che potrebbero rendere le aziende agricole più indipendenti a livello energetico, anche facendo un allaccio della luce con la linea nazionale.

Fonte: https://energia-luce.it/news/agrivoltaico/

EDILVI promuove un Dottorato Innovativo in Scienze dell’Ingegneria Energetica e Ambientale

Dottorato in scienze dell'ingegneria energetica e ambientale Edilvi
Dottorato in scienze dell'ingegneria energetica e ambientale Edilvi

EDILVI promuove un Dottorato Innovativo in Scienze dell'Ingegneria Energetica e Ambientale

La nostra azienda, che da sempre punta sul coinvolgimento dei giovani talenti universitari, ha dato vita, nel corso del 2022 ad alcuni progetti di ricerca in collaborazione con importanti atenei del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e della provincia autonoma di Trento. Le borse di dottorato innovativo, rivolte a neolaureati e laureandi entro settembre 2022, sono finanziate dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Università e Ricerca, tramite i fondi del PNRR, con Decreto Ministeriale n. 352 del 9 aprile 2022.

L’attribuzione è a valere sul PNRR, Missione 4, componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – Investimento 3.3 “Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori dalle imprese”.

Questa borsa di dottorato innovativo rientra nel Dottorato in Scienze dell’Ingegneria Energetica e Ambientale ed è stata progettata in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine. Il dottorando coinvolto alternerà il lavoro in azienda e la ricerca in Università.

Al termine del dottorato è nostra intenzione inserire il dottorando all’interno del nostro organico aziendale.

Il dottorando verrà coinvolto nel seguente progetto:

Interventi di miglioramento energetico di edifici 4.0 in un'ottica di approccio integrato

Durata della Borsa di dottorato

3 anni

Sede di lavoro

Villorba (TV)

Come candidarsi

La procedura per candidarsi alla borsa di dottorato innovativo (anno accademico 2022/2023 – XXXVIII ciclo) nonché le istruzioni tecniche ed i template per la compilazione della domanda disponibili al seguente link.

La domanda per la Borsa di Dottorato va presentata online seguendo la procedura indicata nel sito dell’Università di Udine. Non vanno presentati documenti cartacei agli uffici; i materiali vanno caricati in formato pdf e talvolta può essere richiesto che i documenti siano firmati (si consiglia di eseguire la procedura da una postazione dotata di stampante scanner).

Per partecipare al nostro progetto, il titolo del progetto da selezionareè: “Interventi di miglioramento energetico di edifici 4.0 in un’ottica di approccio integrato”.

Il termine ultimo per presentare la domanda per la borsa di dottorato è il 02 settembre 2022 entro le ore 14:00 (ora italiana).

Si raccomanda di leggere attentamente il bando e le istruzioni ai fini di una corretta compilazione delle domande di dottorato.

Per maggiori informazioni

Help Desk Università degli Studi di Udine

Dottorati di ricerca
Per avere maggiori informazioni sulle borse di Dottorato di Ricerca è possibile contattare l’Help Desk universitario al seguente link.

EDILVI promuove un Dottorato Innovativo in Innovazione Industriale

Dottorato in innovazione industriale Edilvi
Dottorato in innovazione industriale Edilvi

EDILVI promuove un Dottorato Innovativo in Innovazione Industriale

La nostra azienda, che da sempre punta sul coinvolgimento dei giovani talenti universitari, ha dato vita, nel corso del 2022 ad alcuni progetti di ricerca in collaborazione con importanti atenei del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e della provincia autonoma di Trento. Le borse di dottorato innovativo, rivolte a neolaureati e laureandi entro settembre 2022, sono finanziate dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Università e Ricerca, tramite i fondi del PNRR, con Decreto Ministeriale n. 352 del 9 aprile 2022.

L’attribuzione è a valere sul PNRR, Missione 4, componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – Investimento 3.3 “Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori dalle imprese”.

Questa borsa di dottorato innovativo rientra nel Dottorato in Innovazione Industriale ed è stata progettata in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento. Il dottorando coinvolto alternerà il lavoro in azienda e la ricerca in Università.

Al termine del dottorato è nostra intenzione inserire il dottorando all’interno del nostro organico aziendale.

Il dottorando verrà coinvolto nel seguente progetto:

Digital twins for real estate and energy efficiency

Durata del corso

3 anni

Sede di lavoro

Villorba (TV)

Come candidarsi

La procedura per candidarsi alla borsa di dottorato innovativo (anno accademico 2022/2023 – XXXVIII ciclo) nonché le istruzioni tecniche ed i template per la compilazione della domanda disponibili al seguente link.

La domanda per la Borsa di Dottorato va presentata online seguendo la procedura presente al link https://webapps.unitn.it/Apply/it/Web/Home/dott. Non vanno presentati documenti cartacei agli uffici; i materiali vanno caricati in formato pdf e talvolta può essere richiesto che i documenti siano firmati (si consiglia di eseguire la procedura da una postazione dotata di stampante scanner).

Durante la procedura sarà possibile selezionare il corso di dottorato ed il progetto per il quale si fa domanda. Per partecipare al nostro progetto va selezionato il titolo del progetto: “Digital twins for real estate and energy efficiency”.

Il termine ultimo per presentare la domanda per la borsa di dottorato è il 23 agosto 2022 entro le ore 16:00.

Si raccomanda di leggere attentamente il bando e le istruzioni ai fini di una corretta compilazione delle domande di dottorato.

Per maggiori informazioni

Dottorati Area Scientifico Tecnologica – Divisione Supporto Corsi di Dottorato e Alta Formazione Polo Collina

Via Sommarive 14, Povo – 38123 Trento
Tel. +39 0461 28 2194 – 1662 – 3909 – 5332

Orario per il pubblico: lunedì, mercoledì, venerdì: 10.00-12.00.

EDILVI promuove un Dottorato Innovativo in Storia, critica e conservazione dei beni culturali

Dottorato conservazione beni culturali 2022
Dottorato conservazione beni culturali 2022

EDILVI promuove un Dottorato Innovativo in Storia, critica e conservazione dei Beni Culturali

La nostra azienda, che da sempre punta sul coinvolgimento dei giovani talenti universitari, ha dato vita, nel corso del 2022 ad alcuni progetti di ricerca in collaborazione con importanti atenei del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e della provincia autonoma di Trento. Le borse di dottorato innovativo, rivolte a neolaureati e laureandi entro settembre 2022, sono finanziate dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Università e Ricerca, tramite i fondi del PNRR, con Decreto Ministeriale n. 352 del 9 aprile 2022.

L’attribuzione è a valere sul PNRR, Missione 4, componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa” – Investimento 3.3 “Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori dalle imprese”.

Questa borsa di dottorato innovativo rientra nel Dottorato in Storia, Critica e Conservazione dei Beni Culturali ed è stata progettata in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova. Il dottorando coinvolto alternerà il lavoro in azienda e la ricerca in Università.

Al termine del dottorato è nostra intenzione inserire il dottorando all’interno del nostro organico aziendale.

Il dottorando verrà coinvolto nel seguente progetto:

Sistemi innovativi per interventi integrati di miglioramento sismico ed efficientamento energetico di edifici esistenti

I.S.I.S.E. - Innovative Systems for Integrated interventions of Seismic improvement and Energy efficiency of existing buildings

Durata del corso

3 anni

Sede di lavoro

Villorba (TV)

Come candidarsi

La procedura per candidarsi alla borsa di dottorato innovativo (anno accademico 2022/2023 – XXXVIII ciclo) nonché le istruzioni tecniche ed i template per la compilazione della domanda disponibili al seguente link.

La domanda per la Borsa di Dottorato va presentata online seguendo la procedura presente al link https://pica.cineca.it/unipd/dottorati351-352/. Non vanno presentati documenti cartacei agli uffici; i materiali vanno caricati in formato pdf e talvolta può essere richiesto che i documenti siano firmati (si consiglia di eseguire la procedura da una postazione dotata di stampante scanner).

Durante la procedura sarà possibile selezionare il corso di dottorato ed il progetto per il quale si fa domanda. Per partecipare al nostro progetto va selezionato il titolo del progetto: “Sistemi innovativi per interventi integrati di miglioramento sismico ed efficientamento energetico di edifici esistenti – I.S.I.S.E. – Innovative Systems for Integrated interventions of Seismic improvement and Energy efficiency of existing buildings”.

Il termine ultimo per presentare la domanda per la borsa di dottorato è il 04 agosto 2022 entro le ore 13:00.

Si raccomanda di leggere attentamente il bando e le istruzioni ai fini di una corretta compilazione delle domande di dottorato.

Per maggiori informazioni

Ufficio Dottorato e post lauream

Dottorati di ricerca
in Via Venezia 15, 35131 Padova 
Recapito postale: Ufficio Dottorato e Post Lauream, via 8 Febbraio, 2 – 35122 Padova
Tel 049 827 6089 – fax 049 827 6379
phd@unipd.it

Orario:
lunedì: 10-13, martedì: 10–13 e 15–16.30, mercoledì: 10–13, giovedì: 10–15, venerdì: 10-13 

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