Cosa sono gli edifici nZEB
Come saranno le case del futuro: edifici nZEB ad energia quasi zero
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Come saranno le case del futuro?
Saranno edifici nZEB, ossia edifici ad energia quasi zero, in grado di garantire un consistente risparmio in bolletta, in quanto realizzati con materiali ed isolamenti compatibili con l’ambiente, e con tecnologie e sistemi impiantistici innovativi a gestione automatizzata in grado di offrire alle persone la possibilità di vivere nel comfort e nella salubrità degli ambienti interni.
Edifici nZEB: Le nuove normative
Dal 2021, tutte le abitazioni di nuova costruzione dovranno essere ad energia quasi zero nel rispetto dei parametri riportati nell’Allegato 1 del DM 26 giugno 2015 “Requisiti minimi”.
La Direttiva Europea 2010/31/UE (Direttiva EPDB – Energy Performing Building Directive), recepita in Italia dalla Legge 90/2013 e resa attuativa dai Decreti Ministeriali del 26 giugno 2015 (Decreto Requisiti Minimi) definisce un edificio ad energia quasi zero o nZEB (Nearly Zero Energy Building) come: “edificio ad altissima prestazione energetica in cui il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l’energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze”.
La direttiva europea 31/2010/UE e la legge italiana
Perché un’abitazione rientri tra gli edifici nZEB gli indici energetici, confrontati con quelli di riferimento, dovranno essere inferiori ai valori indicati nell’Appendice A, del Decreto Requisiti Minimi. Tali requisiti prendono in considerazione:
Lo scambio termico tra ambiente interno ed esterno attraverso le superfici disperdenti (tetto, muri, finestre)
L’area che d’estate viene irradiata dai raggi solari
La climatizzazione invernale (riscaldamento)
La climatizzazione estiva (raffrescamento e controllo dell’umidità)
L’indice di prestazione energetica globale
I rendimenti degli impianti di climatizzazione invernale, estiva e di produzione dell’acqua calda sanitaria *
* Il 50% dei consumi energetici (somma di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento) devono essere prodotti con l’utilizzo di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (solare termico)
Parola d’ordine comfort
Che cosa contraddistingue gli edifici nZEB dalle case tradizionali? Gli edifici nZEB puntano ad un’altissima efficienza e sostenibilità, sia dell’involucro esterno sia degli impianti tecnologici e sono adatte per qualsiasi zona climatica, compresa quella mediterranea.
Negli edifici nZEB il bilancio tra energia prodotta ed energia consumata deve essere prossimo allo zero. Dunque i consumi per riscaldamento, climatizzazione, illuminazione, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria devono essere minimi e in parte coperti con l’installazione di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabili quali: impianti fotovoltaici, pannelli solari per il solare termico, pompa di calore.
Inoltre, queste case di ultima generazione saranno dotate di gestione “intelligente” degli impianti, per il controllo del comfort invernale ed estivo in base alle condizioni climatiche reali, e per il monitoraggio dei consumi elettrici e del calore prodotto.
Diventa, quindi, fondamentale integrare progettazione architettonica ed impiantistica.
Parola d’ordine comfort
Che cosa contraddistingue gli edifici nZEB dalle case tradizionali? Gli edifici nZEB puntano ad un’altissima efficienza e sostenibilità, sia dell’involucro esterno sia degli impianti tecnologici e sono adatte per qualsiasi zona climatica, compresa quella mediterranea.
Negli edifici nZEB il bilancio tra energia prodotta ed energia consumata deve essere prossimo allo zero. Dunque i consumi per riscaldamento, climatizzazione, illuminazione, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria devono essere minimi e in parte coperti con l’installazione di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabili quali: impianti fotovoltaici, pannelli solari per il solare termico, pompa di calore.
Inoltre, queste case di ultima generazione saranno dotate di gestione “intelligente” degli impianti, per il controllo del comfort invernale ed estivo in base alle condizioni climatiche reali, e per il monitoraggio dei consumi elettrici e del calore prodotto.
Diventa, quindi, fondamentale integrare progettazione architettonica ed impiantistica.
Come saranno le case del futuro: la progettazione
La progettazione degli edifici nZEB deve tenere conto dei principi di sostenibilità
- Integrazione tra architettura ed ingegneria
- Ottimizzazione dell′orientamento verso il sole
- Involucro isolato ed ombreggiato
- Impianti a bassa temperatura
- Energia da fonti rinnovabili
- Corretta ventilazione degli ambienti
- Monitoraggio consumi energetici
L’aspetto degli edifici nZEB
Il soggiorno sarà disposto preferibilmente verso sud-sud/ovest per massimizzare gli apporti di calore e luce nei mesi freddi, e molto probabilmente saranno predisposti, sulle stesse pareti, dei sistemi di ombreggiamento o schermatura per evitare il surriscaldamento estivo. Spazio, dunque, a pergole in legno e rampicanti verdi e fioriti oppure a tettoie con pannelli solari per fornire corrente elettrica e acqua calda. Gli stessi pannelli potranno essere direttamente integrati nel tetto dell’edificio nZEB riducendo l’impatto visivo.
All’interno, i sistemi “intelligenti” di gestione degli impianti (building automation) regoleranno le luci, il ricambio d’aria degli ambienti, la climatizzazione degli stessi e gestiranno il sistema d’allarme ed il videocitofono. Gli abitanti della casa potranno gestire il tutto anche via smartphone e controllare a distanza quanto la propria casa sta consumando in tempo reale. Infine, in un futuro non molto lontano, anche tutti gli elettrodomestici potranno essere interconnessi all’impianto “intelligente” con possibilità di gestione da remoto.
L’indice di intelligenza degli edifici nZEB sarà uno degli elementi da tenere in considerazione per la classificazione della casa, oltre alla classificazione energetica ed alla classificazione sismica (già esistenti). La Direttiva Europea 2018/844 ha, infatti, modificato la Direttiva 31/2010/UE introducendo un indicatore di predisposizione degli edifici all’intelligenza. Tale Direttiva dovrà essere recepita, nei prossimi anni, da tutti gli Stati Membri ed entro fine 2019 dovrebbe essere promulgato dall’Unione Europea un rapporto che stabilisce le classificazioni di intelligenza.
L’intelligenza, efficienza energetica e sicurezza antisismica dovranno essere integrate negli edifici di nuova costruzione. La mole di informazioni per costruire edifici nZEB è notevole, il che rende necessario adottare nuove strategie di progettazione quali il metodo di progettazione BIM.
Come saranno le case del futuro di EDILVI
La nostra azienda, grazie al brevetto Casa Smart Plus, già da alcuni anni costruisce case ad energia quasi zero secondo i principi della sostenibilità e della bioclimatica. Le nostre case hanno un involucro ben isolato ed impianti altamente efficienti che consentono elevati livelli di comfort abitativo. Sono, inoltre, case antisismiche ed al nostro cliente offriamo già la possibilità di inserire sistemi di building automation per rendere gli edifici nZEB dei veri e propri smart building.
Attraverso idonee apparecchiature di monitoraggio i consumi sono costantemente controllati; inoltre, attraverso la building automation vengono suggeriti comportamenti correttivi per abbassare ulteriormente i consumi.
Per saperne di più su come saranno le case del futuro non vi resta che contattarci dopo aver calcolato direttamente online il preventivo per la vostra casa nZEB o aver guardato i nostri modelli Casa Smart Plus.