La diagnosi energetica per i Servizi Idrici Integrati
All’interno della cornice del Festival dell’Acqua (Bari, 8 – 11 ottobre) EDILVI ESCo presenta, martedì 10 ottobre alle 9.45, un importante caso studio sulla diagnosi energetica per i SII – Servizi Idrici Integrati (oggetto di tesi di laurea, redatta dall’Ing. Alberto Lucietto).
La proposta di studio, elaborata in collaborazione tra EDILVI ESCo e Università degli Studi di Padova, si è posta l’obiettivo di elaborare soluzioni energeticamente innovative ed efficienti nei Sistemi Idrici Integrati, prendendo in considerazione un SII del Veneto.
La diagnosi energetica
È una procedura volta a:
• fornire una adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico;
• individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi/benefici;
• individuare interventi che portino al miglioramento dell’efficienza energetica, alla minimizzazione dei costi di gestione dell’energia, alla riqualificazione del sistema energetico, al miglioramento della sostenibilità ambientale nella scelta e nell’uso delle fonti di energia.
Premessa: obbligo di diagnosi energetica
Nella fase preliminare dei contatti fra ESCo ed Ente, è emersa la necessità di adempiere all’obbligo della Diagnosi Energetica secondo quanto previsto dal Dlgs 102/2014. Sì è pertanto optato per un approccio che fosse propedeutico alla suddetta necessità.
I numeri di riferimento
Il Servizio Idrico Integrato oggetto di studio raccoglie al suo interno:
- 39 comuni;
- 132mila utenze;
- 340mila abitanti.
La diagnosi energetica
L’approccio metodologico utilizzato per lo studio sono le Linee guida dell’ENEA e la normativa di riferimento (UNI CEI/TR 11428 – UNI CEI EN 16247 parte 1 & 3). Essendo un’azienda multisito, è stata adottata la procedura di clusterizzazione per individuare i siti da sottoporre ad audit energetico; i siti analizzati sono stati 6 ed il lavoro si è svolto da ottobre 2016 fino a marzo 2017.
I risultati
Monitorare gli indici di prestazione energetica
È importante monitorare gli Indici di Prestazione Energetica in quanto aiutano nell’analisi a consuntivo e sono preziosi indicatori delle performance di impianto.
Sostituzione dei motori elettrici esistenti
Valutare la sostituzione con nuovi motori ad alta efficienza energetica nei seguenti casi: se i motori esistenti hanno potenze maggiori di 15kW e carico costante; se funzionano più di 16 ore al giorno; se sono installati da circa 7-8 anni (classe di efficienza IE1).
Valutazione delle pompe installate
La diagnosi ha portato alle seguenti indicazioni: verificare le effettive necessità in fatto di pompaggi (possibile sovradimensionamento delle pompe installate); capire se è più utile una pompa ad immersione o una centrifuga, eliminare i controlli dissipativi con valvole parzializzate; valutare l’installazione di un inverter e la possibile tornitura della girante delle pompe centrifughe.
Compressori a lobi vs turbosoffianti
Con potenze della singola macchina superiori ai 20kW una turbosoffiante ha un rendimento mediamente superiore del 15-20% rispetto ad un compressore a lobi.
Fotovoltaico
Opportunamente dimensionato e con spazi sufficienti per l’installazione, un impianto fotovoltaico su un sito di un sistema idrico può raggiungere livelli di autoconsumo elettrico molto elevati (85-95%) che possono garantire tempi di ritorno ragionevoli di 6-8 anni, su una vita tecnica che supera i 20 anni.
Cogenerazione
Se l’autoconsumo elettrico è facile da ottenere, il contestuale utilizzo del calore prodotto potrebbe servire per la disidratazione dei fanghi, oppure, nel periodo invernale, per avere temperature adeguate nelle vasche di ossidazione.
Controllo delle fatture elettriche
È importante verificare la presenza di contributi anomali (es. Corrispettivo Tariffario Specifico) e controllare la presenza di eventuali penali per consumi di energia reattiva dovuti a guasti dei rifasatori presenti oppure per mancato adeguamento dei rifasatori stessi alla nuova soglia imposta da AEEGSI dal 01/01/2016.
Altri risultati
Controllare i trasformatori, monitorare gli impianti fotovoltaici esistenti, recuperare il calore dai compressori, rifasamento distribuito, replicabilità degli interventi, valutare gli incentivi disponibili (come ad esempio i Certificati Bianchi).