fbpx

Convegno Ripartono gli investimenti. Nuove opportunità per l’edilizia scolastica in Friuli Venezia Giulia

ripartono gli investimenti in friuli convegno
ripartono gli investimenti in friuli convegno

Convegno “Ripartono gli investimenti”. Nuove opportunità dal POR FESR 2014-2020 Friuli Venezia Giulia

EDILVI ESCo ha partecipato al convegno

Ripartono gli investimenti

Illustrazione tecnica del 2° bando 3.1.a per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici su tutto il territorio regionale con meccanismi di riserva per le tre aree interne e diverse linee di finanziamento, al fine di sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori, e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici scolastici

che si è tenuto lunedì 11 dicembre all’Auditorium regionale “A. Comelli” in via Sabbadini 31 a Udine.

In quest’occasione un collaboratore di EDILVI ha presentato le possibilità di accedere ai servizi delle ESCo (Energy Service Company) e le modalità di intervento e finanziamento a favore dei Comuni.

L’incontro è stato organizzato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Il convegno ha avuto come obiettivo principale la presentazione delle nuove opportunità di investimento messe a disposizione dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia tramite il bando 3.1.a nell’ambito del POR FESR 2014-2020. Tanti gli argomenti di settore trattati, tra cui: il programma regionale dell’edilizia scolastica, i contenuti innovativi del bando per la tutela delle aree regionali svantaggiate, gli interventi incentivati e le modalità di accesso al Conto Termico 2.0 per la PA, la possibilità di accedere ai servizi delle ESCo (Energy Service Company) e la presentazione di tre interventi già finanziati nei comuni di Azzano Decimo, Premariacco e Tavagnacco.

Il programma del mattino

ore 9:00 Saluto ai partecipanti dall’Autorità di gestione – Lydia Alessio Vernì

ore 9:05 Saluto e introduzione dell’Assessore alle infrastrutture e territorio – Mariagrazia Santoro

ore 9:15
Luciano Pozzecco
Il programma regionale dell’edilizia scolastica – contestualizzazione del nuovo Bando

ore 9:30
Rita Contento
Il 2° Bando dell’efficientamento energetico approfondimento dei contenuti innovativi relativamente alla tutela delle aree svantaggiate e delle possibili linee di finanziamento complementari

ore 9:45
Luca Barberis e Antonio Negri
Presentazione da parte del Gestore Servizi Energetici del Conto Termico 2.0 per la PA, gli interventi incentivati e le modalità d’accesso

ore 10:15
EDILVI ESCo
La possibilità di accedere ai servizi delle ESCo (Energy Service Company) e sulle modalità di intervento e finanziamento a favore dei Comuni

ore 10:35
Apertura del dibattito

ore 11:00
Chiusura dei lavori – seduta mattutina – parternariato bando 3.1.a

ore 11:15
Prosieguo lavori POR FESR (come da invito dell’Autorità di Gestione)

Il programma del pomeriggio

ore 14:30
Filippo Marcelli e Emanuela Testa
Gestore Servizi Energetici del Conto Termico 2.0 per la PA, gli interventi incentivati e le modalità d’accesso – approfondimento argomenti svolti in mattinata vista la partecipazione di tecnici e progettisti pubblici e privati, imprese e amministratori Comunali

ore 15:30
Marco Putto, Roberto Trentin e Gianluca Maiarelli
Verifica applicazione del Conto Termico 2.0 con focus riferiti a tre iniziative già finanziate con risorse differenti. Esperienze diverse. Intervengono: il Sindaco del Comune di Azzano Decimo Marco Putto, il Sindaco del Comune di Premariacco Roberto Trentin, il Sindaco del Comune di Tavagnacco Gianluca Maiarelli

ore 17:00
Chiusura dei lavori – parternariato bando 3.1.a

Sisma Bonus condomini (parti comuni). Il miglioramento sismico e la salvaguardia del patrimonio edilizio esistente

Sisma bonus per la riqualificazione sismica dei condomini
Sisma bonus per la riqualificazione sismica dei condomini

Sisma Bonus per i condomini (parti comuni). Il miglioramento sismico e la salvaguardia del patrimonio edilizio esistente

L’Italia è un Paese ad altissimo rischio sismico.

Si trova infatti sulla faglia che delimita le zolle tettoniche europea ed africana. La faglia percorre tutta l’Italia dalla Sicilia alla dorsale appenninica per poi salire nella pianura Padana e virare verso il Friuli Venezia Giulia correndo ai piedi delle Prealpi. Lo scontro tra le due zolle spinge la penisola verso la zona dei Balcani provocando terremoti ad un ritmo medio di uno ogni due anni e mezzo. Gran parte del territorio italiano si trova in zona sismica 1 o 2, considerate le classi di maggior rischio.

In 156 anni, infatti, si sono succeduti ben 50 terremoti con magnitudo pari o superiore a 5,5 gradi della scala Richter. Tra questi, quattro hanno superato il grado 7 della scala Richter. Ognuno di questi terremoti ha provocato distruzione, morti e feriti (il numero dei morti complessivi supera i 164mila). Intere città e paesi sono stati distrutti ed il crollo di case, palazzine ed in generale degli edifici ha avuto pesanti ripercussioni sulla vita dei cittadini. Per non parlare poi del patrimonio storico ed artistico pesantemente danneggiato.

Sisma bonus per la riqualificazione sismica dei condomini

I terremoti. Quando e dove.

Tra i 50 terremoti alcuni sono entrati nella memoria storica degli italiani:

    • 1873 – Terremoto di Belluno, Vittorio Veneto e Conegliano (Veneto);
    • 1883 – Ischia (Campania)
    • 1887 – Imperia (Liguria)
    • 1905 – Lamezia Terme (Calabria)
    • 1908 – Messina e Reggio Calabria (Sicilia e Calabria)
    • 1915 – Arezzo (Toscana)
    • 1920 – Massa Carrara (Toscana)
    • 1930 – Irpinia (Campania)
    • 1936 – Belluno, Vittorio Veneto e Conegliano (Veneto)
    • 1968 – Valle del Belice (Sicilia)
    • 1976 – Udine (Friuli Venezia Giulia)
    • 1980 – Irpinia (Campania)
    • 1997 – Assisi (Umbria)
    • 2008 – L’Aquila (Abruzzo)
    • 2012 – Modena e Reggio Emilia (Emilia Romagna)
    • 2016 – Amatrice (Lazio e Marche)

La normativa di riferimento

In seguito al terremoto dell’Umbria del 1997 lo Stato Italiano ha effettuato una profonda revisione della normativa antisismica al fine di tutelare le persone ed il patrimonio edilizio esistente. Con le Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2003 (Ordinanze P.C.M. 3274/2003 e 3316/2003) ed i successivi Provvedimenti del 2010 (Circolare DPC/SISM/0031471 21 aprile 2010 – Circolare DPC/SISM/0075499 07 ottobre 2010) ha stabilito: la classificazione sismica del territorio nazionale, le normative tecniche per le costruzioni in zona sismica e l’obbligo di esecuzione dell’analisi di vulnerabilità sismica per gli edifici strategici e rilevanti in zona sismica 1, 2 e 3.

L’esecuzione dell’analisi di vulnerabilità sismica per gli edifici strategici e rilevanti è, dunque, un obbligo di legge.

Soggetti obbligati

L’obbligo di sottoporre un edificio all’analisi di vulnerabilità sismica è in vigore per proprietari pubblici e privati (tra cui proprietari e/o gestori di attività commerciali e sanitarie) di edifici ed opere infrastrutturali di interesse strategico o rilevante. Nel caso in cui, in seguito all’analisi di vulnerabilità sismica, risulti l’inadeguatezza strutturale dell’edificio i proprietari devono tenere conto della necessità di realizzare gli interventi di adeguamento sismico ed inserirli nei piani finanziari dell’edificio stesso. In caso di terremoto, e di mancata esecuzione dell’analisi, i soggetti proprietari e/o gestori sono responsabili penalmente.

Il Sisma Bonus per i condomìni (parti comuni)

Per favorire il miglioramento sismico degli edifici, ed in particolare dei condomìni, il Governo, a partire dal 2017, ha dato vita all’incentivo Sisma Bonus che prevede la possibilità di detrarre spese fino all’85% per interventi di miglioramento sismico degli edifici esistenti, di una o più classi sismiche rispetto a quella di partenza. Nel caso delle parti comuni dei condomìni è prevista la possibilità per i soggetti aventi diritto alla detrazione d’imposta, di cedere tale detrazione fiscale a soggetti terzi (compresa l’impresa edile che realizza gli interventi). Le detrazioni fiscali si trasformano così in credito d’imposta usufruibile in 5 anni.

Per le parti comuni dei condomìni sono previste le seguenti detrazioni:

    • 75% di detrazione fiscale con il miglioramento di 1 classe di rischio sismico fino ad un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (appartamento o ufficio);
    • 85% di detrazione fiscale con il miglioramento di 2 o più classi di rischio sismico fino ad un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (appartamento o ufficio).

Il valore della detrazione si determina in base al miglioramento previsto, ossia in base alla differenza tra la classe di rischio attuale di partenza e la classe finale attribuita all’edificio grazie agli interventi di miglioramento.

All’interno del Sisma Bonus per i condomìni (parti comuni) sono comprese anche le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria.

La classificazione sismica degli edifici esistenti e la scheda di asseverazione della classe di rischio sismico

L’Allegato A al DM 65/2017 ha definito 8 classi di rischio sismico per gli edifici.

La classe di rischio di un edificio si determina in cinque fasi (analisi storico documentale, rilievo dell’edificio, studio dei materiali, costruzione del modello di calcolo, e determinazione della classe). Il risultato porta all’ottenimento della scheda di asseverazione della classe di rischio sismico attuale.

Successivamente, ottenuta la classe di rischio sismico di partenza si procede con la realizzazione del progetto di miglioramento, che va poi presentato alle Amministrazioni competenti per le dovute approvazioni. Ottenuti i permessi, si arriva al certificato di asseverazione della nuova classe di rischio sismico. Il confronto tra la vecchia classe di rischio e la nuova determina il valore delle detrazioni.

La scheda di asseverazione della classe di rischio sismico va redatta e firmata da un professionista incaricato.

Sisma bonus per la riqualificazione sismica degli edifici esistenti

I servizi di EDILVI ESCo

EDILVI ESCo, grazie ai suoi professionisti interni, è in grado di dare il massimo supporto agli amministratori di condomìni ed ai proprietari e/o gestori di attività per l’ottenimento dell’Attestato di asseverazione del rischio sismico. Inoltre, in quanto azienda di servizi per le costruzioni può seguire tutta la fase progettuale, la fase di realizzazione degli interventi fino ad arrivare all’ottenimento dei benefici ed alla gestione degli stessi con il meccanismo del credito d’imposta.

Per saperne di più scarica la nostra Guida al Sisma Bonus per i condomìni (parti comuni).

Scarica
la guida

Convegno sulla sicurezza delle reti per le infrastrutture critiche energetiche a Napoli

efficienza energetica
efficienza energetica

La sicurezza delle reti e dei sistemi di cluster industriali asserviti alle infrastrutture critiche energetiche – Nuovi orizzonti per la formazione

EDILVI ESCo è stata invitata ed ha partecipato oggi, 01 dicembre 2017, al Convegno “La sicurezza delle reti e dei sistemi di cluster industriali asserviti alle infrastrutture critiche energetiche – Nuovi orizzonti per la formazione” organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Napoli in collaborazione con la Struttura di Progetto Energia del Ministero alla Difesa nella Sala Teatro dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli.

Tanti gli interventi di spessore che si sono succeduti nella mattinata per affrontare tematiche quali: intelligenza artificialecyber securityinfrastrutture energetiche ed energy management systems, infrastrutture critiche nazionali, protezione delle infrastrutture strategiche, virtualizzazione e sicurezza di rete, futuro dell’ingegneria aerospaziale, rischio sismico di reti di dati.

Un momento di formazione approfondita sull’importanza della tutela dei dati e delle reti su cui viaggiano che ha portato alla luce rischi e soluzioni utili per tutto il sistema della Difesa ed industriale italiano.

EDILVI ESCo e Comune di Crocetta del Montello ottengono i fondi GSE per un edificio pubblico NZEB

crocetta del montello palestra
crocetta del montello palestra

EDILVI ESCo e Comune di Crocetta del Montello ottengono i fondi GSE per un edificio pubblico nZEB

Il Comune di Crocetta del Montello, in collaborazione con EDILVI ESCo (assegnataria dell’appalto per la gestione dell’efficientamento energetico dei beni immobili del Comune dal 2012), ha ottenuto, prima Pubblica Amministrazione in Veneto, l’accantonamento dei fondi del GSE per la trasformazione di un edificio pubblico esistente ad edificio pubblico NZEB, ossia un edificio ad energia quasi zero (in linea con la Direttiva UE 2010/31/UE e con il Decreto “Requisiti Minimi” n. 162/2015 promulgato dallo Stato Italiano). Per l’intervento di miglioramento energetico e la successiva gestione dell’energia verrà attivato un apposito contratto EPC (Energy Performance Contract).

L’intervento di riqualificazione energetica verrà effettuato sulla palestra comunale di via Brentellona 1 a partire da giugno 2018 e costerà circa 690 mila euro di cui 471mila arriveranno dai fondi messi a disposizione dal GSE, e già stanziati nei primi giorni di novembre 2017. I costi rimanenti verranno capitalizzati negli anni successivi grazie ai risparmi economici che si otterranno dall’intervento di efficientamento energetico.

Tale intervento comporterà un risparmio economico pari a 23mila euro annui e un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica nell’ambiente pari a 34.600 kg di CO2/anno.

Per approfondimenti sulla notizia scarica il comunicato stampa.

La Strategia Energetica Nazionale: focus sull’efficienza energetica

strategia energetica nazionale
strategia energetica nazionale

La Strategia Energetica Nazionale: focus sull’efficienza energetica

Il 10 novembre scorso il Ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda ed il Ministro per l’Ambiente GianLuca Galletti, hanno presentato a Palazzo Chigi la nuova SEN 2017 (Strategia Energetica Nazionale), che fissa gli obiettivi in materia per i prossimi tre anni e con sguardo fino al 2030 e 2050. Tra le strategie per il prossimo futuro è stata data grande importanza alle soluzioni ed alle politiche relative all’efficienza energetica.

Tre gli obiettivi della nuova Strategia Energetica Nazionale:

Competitività

Più competitività nei mercati energetici ed energia a minor costo per cittadini ed imprese.

Sicurezza

Un sistema energetico più sicuro e maggiori investimenti per spingere la sostenibilità.

Ambiente

Decarbonizzazione del sistema energetico al 2025, maggior uso delle fonti rinnovabili, più efficienza.

Il punto di partenza dell’Italia

I dati riportati nella Strategia Energetica Nazionale mettono in evidenza le elevate performance del nostro Paese nel campo dell’efficienza energetica. Rispetto agli altri Paesi Europei l’Italia ha raggiunto e superato alcuni tra i più importanti parametri stabiliti per il 2020 con due o tre anni di anticipo.

Le buone politiche sull’efficienza energetica adottate dal 2005 al 2016 hanno prodotto un risparmio di energia finale consumata di 11,58 Mtep/anno (la previsione al 2011 era di 10,87 Mtep/anno). Nonostante i traguardi raggiunti si può ancora fare molto: settore civile (residenziale e terziario) e trasporti hanno infatti un elevato potenziale di risparmio energetico. Anche l’industria, tuttavia, può ancora dare il suo contributo.

Strategia energetica Nazionale: Le azioni di riduzione dei consumi

La Strategia Energetica Nazionale ha individuato aree ed azioni sulle quali intervenire per garantire la riduzione dei consumi energetici nei prossimi anni:

    • Contributo alla riduzione delle emissioni;
    • Sicurezza nell′approvvigionamento riducendo il fabbisogno energetico;
    • Valorizzazione delle potenzialità di riduzione dei consumi dei singoli settori;
    • Evoluzione normativa in linea con i target UE al 2030;
    • Riduzione consumi nel settore civile e nei trasporti.

Puntare sulla valorizzazione energetica significa incrementare la sicurezza di tutto il sistema dell’energia, ridurre le bollette e la spesa di famiglie ed imprese e dare maggior impulso alla filiera produttiva edilizia ed impiantistica italiana.

Le linee d’azione settore per settore

Considerata la complessità ed il costo potenzialmente crescente degli interventi da realizzare per raggiungere gli obiettivi al 2030 è necessario intervenire sugli strumenti utilizzati per promuovere l’efficienza energetica, in particolare nei settori residenziale, terziario e mobilità.

Qui sotto riporteremo le iniziative identificate nella Strategia Energetica Nazionale per i settori: residenziale, terziario ed industriale.

Residenziale

Lo Stato sta delineando alcune azioni per promuovere l’efficienza energetica che vanno da una strategia a lungo termine per riqualificare il parco immobiliare all’ottimizzazione delle detrazioni fiscali (riqualificazione energetica, recupero edilizio, antisismico) da inserire oggi anno nella Legge di Stabilità, dalla costituzione di un apposito Fondo Nazionale per l’efficienza energetica che stimoli i finanziamenti bancari alla riduzione del fabbisogno energetico della popolazione meno abbiente nonché alla riqualificazione degli edifici residenziali pubblici (social housing), dalla promozione delle nuove tecnologie alla formazione ed educazione dei cittadini; dai nuovi standard minimi per l’edilizia (case NZEB dal 2021) fino a nuovi limiti d’uso e normative più restrittive per gli impianti di riscaldamento e raffrescamento di vecchia generazione.

strategia energetica nazionale

Terziario

Come nel settore residenziale, anche nel terziario lo Stato Italiano sta prevedendo misure, strumenti ed adeguamenti normativi al fine di incentivare l’efficientamento energetico. Nei prossimi anni verranno adeguati gli strumenti di sostegno per riqualificare gli edifici non residenziali e particolare impegno sarà dedicato alla riqualificazione degli edifici pubblici nonché degli edifici della PA centrale; verrà stilato un programma indirizzato all’illuminazione pubblica; saranno stabilite misure per incentivare il cambiamento comportamentale dei lavoratori e verranno rafforzati gli standard minimi per l’edilizia. Ricordiamo, infatti, che a partire dal 2019 tutte le nuove costruzioni in ambito pubblico dovranno rispettare i parametri NZEB (Nearly Zero Energy Building). Infine lo Stato spingerà l’applicazione dei Criteri ambientali minimi nelle gare d’appalto di acquisto di beni e servizi e nel comparto infrastrutture di rete per gas ed elettricità promuoverà in misura maggiore l’attuazione delle misure previste dal D.Lgs. 102/2014.

strategia energetica nazionale

Industriale

In ambito industriale i livelli di efficienza energetica sono elevati ed il margine di potenziale di riduzione dei consumi è inferiore che negli altri settori. Il focus per l’industriale sarà dunque aggiornare e potenziare il meccanismo dei Certificati Bianchi, la promozione dell’efficienza energetica nelle PMI, valorizzare lo strumento del bilancio energetico d’impresa, valorizzare l’innovazione e l’efficienza dei prodotti nell’ambito del Piano Industria 4.0 e sostenere i programmi di formazione all’efficienza energetica in collaborazione con le associazioni di categoria.

strategia energetica nazionale

Governance

Verrà attivato un modello di governance che coinvolge sia le amministrazioni centrali, che regionali, che gli enti locali per favorire il contributo di ognuno all’efficienza energetica. Verranno, inoltre, rafforzati alcuni fattori abilitanti che consentono di attivare gli investimenti privati. Parliamo di: qualificazione degli operatori di settore, in particolare delle ESCo; semplificazione dei procedimenti autorizzativi per l’accesso agli incentivi e rafforzamento delle attività di controllo del rispetto di standard e normative.

Per saperne di più sui servizi della nostra Divisione ESCo visita le pagine dedicate.

Scopri
la Divisione ESCo

Acquisto seconda casa: il bonus per le abitazioni da locare

acquisto seconda casa bonus fiscali
acquisto seconda casa bonus fiscali

Acquisto seconda casa: il bonus per le abitazioni da locare

Ultimo mese e mezzo per accedere al bonus previsto dalla “Legge Scellier” per acquisto seconda casa ai fini della locazione. Scade, infatti, il 31 dicembre 2017 il termine per ottenere i benefici fiscali previsti dalla Legge 164 dell’11 novembre 2014 e dal successivo decreto attuativo (Decreto interministeriale 8 settembre 2015 – infrastrutture e finanze). La legge consente alle persone fisiche che non esercitano attività d’impresa di ottenere detrazioni IRPEF per l’acquisto di una seconda abitazione che venga affittata entro i sei mesi successivi dall’acquisto stesso.

Legge 164/2014

Possono accedere ai benefici fiscali previsti dalla legge le persone fisiche non esercenti attività d’impresa per l’acquisto di abitazioni non di lusso nuove o ristrutturate, nonché costruite in appalto, in classe energetica A o B, da destinare, nei successivi 6 mesi, alla locazione a canoni “agevolati” per almeno 8 anni continuativi. L’applicabilità del beneficio viene riconosciuta anche per l’acquisto delle unità abitative per le quali, alla data del 12 novembre 2014, sia stato già rilasciato il titolo abilitativo ai lavori, o sottoscritta la convenzione con il Comune di riferimento.

Quali agevolazioni vengono applicate sull'acquisto seconda casa?

All’acquirente vengono riconosciute due tipologie di deduzioni IRPEF:

Deduzione del 20% sul prezzo dell'immobile

La deduzione del 20% sul prezzo dell’immobile viene calcolata includendo anche l’IVA e si applica fino ad un limite massimo di 300.000€ (prezzo di acquisto). La deduzione massima è pari 60.000€ e dovrà essere ripartita in 8 quote annuali di pari importo (7.500€ l’anno) dal periodo d’imposta in cui si è concluso il contratto di locazione.

Deduzione degli interessi passivi sui mutui

L’agevolazione per l’ acquisto seconda casa per l’affitto prevede la deduzione dall’IRPEF degli interessi passivi sui mutui stipulati per l’acquisto delle abitazioni oggetto dell’agevolazione. Gli interessi passivi si possono dedurre per l’intera durata del mutuo (non sono legati alla durata minima di 8 anni del contratto di affitto).

La deduzione IRPEF per acquisto seconda casa spetta anche nel caso in cui la costruzione dell’abitazione venga affidata in appalto su un’area già posseduta dall’acquirente o sulla quale esistano già dei diritti edificatori prima dell’avvio dei lavori. Il beneficio previsto dalla Legge Scellier non è cumulabile con la detrazione IRPEF del 50% prevista, invece, nel caso di acquisto di un’abitazione che fa parte di uno edificio ristrutturato integralmente dall’azienda che lo cede.

acquisto seconda casa bonus fiscali

Quali condizioni si applicano al contratto di locazione?

Termine di stipula
Entro 6 mesi dall’acquisto o dal termine dei lavori di costruzione.

Durata del contratto
Almeno 8 anni continuativi.

Risoluzione anticipata
Per causa imputabile al locatore decade direttamente il contratto (decadenza). Se la causa è invece imputabile al locatario non si ha decadenza a patto che il locatore stipuli un nuovo contratto di affitto entro 1 anno dalla data della risoluzione anticipata.

Importo del canone
Il canone non dev’essere superiore al “canone convenzionato” (art.18 D.P.R. 380/2001) oppure il minore tra “canone concordato” (art.2, co.3, legge 431/1998) e “canone speciale” (art.3, co.114, legge 350/2003).

Rapporti di parentela tra le parti
Non ci devono essere rapporti di parentela di primo grado, ossia rapporto genitori/figli.

Ricapitolando, dunque, è possibile usufruire di apposite detrazioni sull’IRPEF versato da una persona fisica che non sia titolare d’impresa per acquistare o costruire in appalto una seconda casa da destinare all’affitto entro sei mesi dalla data di acquisto.

I servizi di EDILVI

EDILVI SPA mette a disposizione di possibili acquirenti appartamenti e case di diverse tipologie, da poter acquistare e successivamente affittare. Per verificare la possibilità di acquisto di una seconda casa scopri le nostre offerte a disposizione nella sezione immobiliare residenziale del nostro sito.

Inoltre, EDILVI SPA si occupa della costruzione di abitazioni ad altissima efficienza energetica (NZEB Nearly Zero Energy Building) grazie al proprio brevetto Casa Smart Plus.

Scopri
la Sezione Immobiliare

La diagnosi energetica per le PMI

diagnosi energetica per le PMI
diagnosi energetica per le PMI

La diagnosi energetica per le PMI

La diagnosi energetica è una procedura sistematica volta a fornire un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un edificio o di un gruppo di edifici, di un’attività o impianto industriale o di servizi pubblici o privati; individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi/benefici; riferire in merito ai risultati ottenuti.

La diagnosi energetica per le PMI e per tutte le altre realtà pubbliche e private, mira pertanto ad approfondire il reale comportamento energetico di un sistema al fine di individuare modifiche che portino al miglioramento dell’efficienza energetica, alla minimizzazione dei costi per gli approvvigionamenti energetici, alla riqualificazione del sistema, all’aumento della sostenibilità ambientale nella scelta e nell’utilizzo delle differenti fonti energetiche.

È auspicabile eseguire la diagnosi energetica con cadenza regolare e redigere, su base annuale, un report atto al monitoraggio dell’andamento dei consumi di energia finale.

Diagnosi energetica & PMI

Le PMI, a differenza delle “grandi imprese” e delle “aziende energivore”, non rientrano tra i soggetti obbligati all’esecuzione della diagnosi energetica (art. 8 D.Lgs 102/2014). Sono tuttavia incentivate nell’attività di audit energetico attraverso fondi statali e regionali.

Il Ministero per lo Sviluppo Economico, in data 12 maggio 2015 e 4 agosto 2016, ha promosso dei bandi specifici come previsto dall’articolo 8 comma 9 del D.Lgs. 102/2014: […] cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni finalizzati a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 […]”.

Tale decreto, dunque, mette a disposizione delle Regioni 15 milioni di euro ogni anno e le Regioni stesse devono cofinanziare per un importo equivalente, la realizzazione di diagnosi energetiche per le PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alla UNI CEI EN ISO 50001.

I bandi regionali sulla diagnosi energetica per le PMI

Nel corso del 2017 alcune Regioni hanno emanato bandi ad hoc, mettendo a disposizione le risorse previste per sostenere le PMI nel percorso di realizzazione delle diagnosi energetiche e dei relativi interventi.

Le Regioni che hanno partecipato al bando del MISE e del Ministero per l’Ambiente per l’efficientamento energetico sono Lombardia, Campania, Piemonte, Sicilia, Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Umbria, più la Provincia Autonoma di Trento.

Regione del Veneto: 24 milioni di euro alle PMI con il POR FESR 2014-2020

La Regione del Veneto al fine di incentivare gli interventi di efficienza energetica nelle PMI, compresa l’esecuzione di diagnosi energetiche, ha già pubblicato 2 bandi e ne licenzierà un terzo nel 2019.

Il primo di questi, inserito nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto a maggio 2017, presentava una dotazione finanziaria di 12 milioni di euro. Con il DGR n. 1630 del 10 ottobre 2017, la Regione ha licenziato un secondo bando al fine di erogare i 6 milioni di euro rimasti inutilizzati dal precedente. L’uscita del terzo bando è programmata nel primo trimestre del 2019.

Le misure citate poc’anzi sono previste dall’azione 4.2.1. del POR FESR 2014-2020 dal titolo Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza”.

diagnosi energetica per le PMI

DGR n. 1630 del 10 ottobre 2017

Attraverso la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1630 del 10 ottobre 2017, la Regione del Veneto ha licenziato un bando per l’erogazione di contributi finalizzati all’efficientamento energetico delle piccole e medie imprese.

Tale misura di sostegno, come spiegato in una nota dell’Ufficio Stampa della Regione del Veneto, finanzia i progetti “coerenti con il Piano Energetico Regionale finalizzato al contenimento della spesa energetica, alla riduzione di emissioni di gas climalteranti e alla valorizzazione delle fonti rinnovabili secondo le opportunità di risparmio energetico individuate e quantificate da una diagnosi energetica ante e post-intervento”.

Requisiti e scadenza del bando

L’agevolazione è concessa nel limite massimo di 150.000 € a fronte di una spesa rendicontata ed ammissibile pari o superiore a 500.000 €, nel limite minimo di 24.000 € corrispondenti ad una spesa rendicontata ed ammissibile pari a 80.000 €. La domanda può essere presentata dal 2 novembre 2017 fino alle ore 18:00 del 9 gennaio 2018.

Come funziona la diagnosi energetica per le PMI

Il percorso di realizzazione di una diagnosi energetica per le PMI è tale e quale a quello per le grandi aziende e per le imprese energivore. Si differenzia solamente per il fatto che non c’è l’obbligo di trasmettere all’ENEA il documento rilasciato dal tecnico certificato che ha eseguito diagnosi energetica.

Le fasi della diagnosi energetica

Fase 1

Sopralluogo ed analisi preliminare dei dati relativi all’uso dell’edificio.

Fase 2

Elaborazione dei dati raccolti attraverso la realizzazione di un modello virtuale dell’edificio e paragone tra i consumi reali e quelli del modello virtuale.

Fase 3

Per ciascuna tipologia di intervento identificato si descrivono nel dettaglio: il lavoro da eseguire, i costi, l’analisi delle agevolazioni di cui l’azienda può usufruire (esempio: Ecobonus, Sismabonus, Conto Termico, eccetera) e la stima dei tempi in cui l’investimento si trasforma in vantaggio e quindi in risparmio.

Fase 4

Realizzazione degli interventi di efficientamento energetico della PMI.

Chi può effettuare la diagnosi energetica?

La diagnosi energetica per le PMI può essere effettuata solamente da soggetti certificati da aziende autorizzate.

I costi della diagnosi sono impossibili da quantificare a priori senza conoscere l’immobile della PMI e possono variare a seconda di molteplici fattori come ubicazione del sito produttivo, dimensioni, numero di interventi e destinazione d’uso del fabbricato.

Novità per Ecobonus e Sismabonus nel 2018

Ecobonus e sismabonus ristrutturazione e riqualificazione
Ecobonus e sismabonus ristrutturazione e riqualificazione

Novità per Ecobonus e Sismabonus nel 2018

Visto l’enorme successo avuto nel corso del 2017 per Ecobonus e Sismabonus il Governo ha proposto una proroga di questi incentivi anche per il 2018. I nuovi incentivi sono contenuti nella Legge di Bilancio 2018 attualmente in fase di approvazione.

Ma che cosa sono Ecobonus e Sismabonus?

Ecobonus e sismabonus sono incentivi che complessivamente coprono le spese dal 50% all’85% per numerosi interventi di riqualificazione energetica e sismica. Grazie ad essi nel 2017 sono stati investiti 28 miliardi di euro e la ristrutturazione è quindi stata l’elemento trainante del settore.

Le novità 2018

Il governo ha quindi proposto di prorogare questi incentivi anche per il prossimo anno, permettendo a molte famiglie di valutare la ristrutturazione e riqualificazione della propria casa.

In particolare, secondo le proposte del ministro Delrio le novità per il 2018 saranno:

    • Proroga pluriennale per le detrazioni del 50% per interventi di ristrutturazione fino 96mila euro di spesa (per le singole abitazioni e per i condomini, compresa la manutenzione ordinaria)
    • Proroga di 5 anni per l’Ecobonus al 65% per interventi di efficienza energetica
    • Proroga di 5 anni per il Sismabonus per gli interventi di riqualificazione sismica

Inoltre per l’Ecobonus e per il Sismabonus saranno previste delle percentuali di maggior rilevanza per gli interventi più incisivi e per i casi in cui la riduzione di classificazione di rischio sismico dell’edificio sia particolarmente alta o effettuata su condomini.

Inoltre, la cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione fiscale sarà possibile sia per gli interventi sulle parti comuni dei condomini che sulle singole unità immobiliari.

L’impresa o il fornitore che acquisterà il credito d’imposta potrà a sua volta cederlo ad altri soggetti; mentre solo gli incapienti potranno cedere il credito alle banche.

Ecobonus e sismabonus ristrutturazione e riqualificazione

Anche giardini ed elettrodomestici

Grande novità è inoltre l’agevolazione per il verde privato o condominiale. La categoria comprende giardini, coperture di parcheggi, piazzali, lastrici solari e tetti e per la loro realizzazione o sistemazione verranno incentivati gli impianti di irrigazione, gli interventi stessi di sistemazione a verde delle aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni. L’incentivo permetterà di ottenere detrazioni fino al 36% su spese fino a 5000€.

Con “sistemazione a verde” si intedono: la fornitura e la messa a dimora di piante, alberi o arbusti; la riqualificazione di tappeti erbosi (purché non siano tappeti erbosi ad uso sportivo per fini di lucro), il restauro ed il recupero del verde di giardini di interesse storico ed artistico e la realizzazione di giardini pensili.

La detrazione per i giardini sarà riconosciuta anche agli interventi eseguiti su parti comuni dei condomini e su una spesa massima, per unità immobiliare, di 5000 euro.

Confermato tra gli incentivi anche il Bonus Mobili ossia la possibilità di detrarre il 50% (con massimale di 10mila €) per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in classe A+, anche nel caso di interventi di ristrutturazione edilizia iniziati a partire da gennaio di quest’anno.

Ecobonus e sismabonus ristrutturazione e riqualificazione

Se siete interessati a saperne di più sugli incentivi fiscali e sui servizi  della nostra Divisione ESCo a Treviso ed in Veneto vi invitiamo a consultare le pagine dedicate all’interno del nostro sito.

Scopri
la Divisione ESCo

L’edificio come erogatore di servizi

edificio come erogatore di servizi borgo meschio
edificio come erogatore di servizi borgo meschio

L’edificio come erogatore di servizi

L’edificio come erogatore di servizi si identifica come un’evoluzione dei servizi di Real Estate che offrono supporto in tutti gli ambiti del settore immobiliare.

In particolare sono due i settori in cui si può intervenire con importanti servizi:

1. Sostenibilità ambientale

Un edificio sostenibile è prima di tutto costruito con tecnologie materiali che lo rendano efficiente dal punto di vista energetico.

Non basta però limitarsi alla fase di costruzione: controllo e gestione di edificio e impianti sono necessari per evitare guasti e malfunzionamenti che possono mettere in crisi l’efficienza energetica stimata.

Per controllare il reale consumo energetico può essere utile effettuare una diagnosi energetica sull’edificio e in seguito stipulare contratti che premino il risparmio energetico, come ad esempio il contratto EPC.

edificio come erogatore di servizi quartiere

2. Spazi attrezzati e soluzioni chiavi in mano

Quest’offerta di servizi ha come obiettivo l’ampliamento del panorama del facility tradizionale. In questo modo si supera il contratto di locazione tradizionale per fare spazio ad un’offerta di servizi a 360° che può comprendere:

Residenziale

Uffici

La modellazione BIM

Il BIM è lo strumento con cui viene gestita la progettazione dell’edificio e dei suoi dati in formato digitale durante tutto il ciclo di vita, prevedendo anche le fasi di manutenzione. È una piattaforma di progettazione integrata e parametrica, in cui interagiscono tutti i soggetti coinvolti nel progetto (architetti, strutturisti, impiantisti, ecc.).

I vantaggi della modellazione BIM sono la comunicazione centralizzata e vista l’esplorazione preliminare di opzioni, la sostenibilità.

Edilvi ESCo ha operato nel campo dell’edificio come erogatore di servizi in particolare per il prestigioso complesso Borgo Meschio di Vittorio Veneto (TV).

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

edificio come erogatore di servizi borgo meschio

Dottorato in Architettura, Città e Design in collaborazione tra EDILVI e IUAV

dottorato in architettura
dottorato in architettura

EDILVI ESCo promuove un Dottorato in Architettura, Città e Design

EDILVI ESCo mette a disposizione un posto di lavoro attraverso un Dottorato in Architettura, Città e Design in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia.

Il candidato selezionato sarà impegnato in un percorso didattico e lavorativo che prevede una costante collaborazione tra l’università e l’azienda:

Metodi di valutazione, certificazione e valorizzazione dei risparmi energetici attraverso il meccanismo dei certificati bianchi applicato ai settori civile ed industriale

Durata del corso

3 anni

Sede di lavoro

Villorba (TV)

Come candidarsi

Per candidarsi è sufficiente presentare la domanda, esclusivamente nella piattaforma on-line, e inviarla all’università compilata entro il 30 ottobre 2017 alle ore 12.00.

Per maggiori informazioni

Servizio Formazione alla Ricerca – Divisione Ricerca
Area Ricerca, Sistema Bibliotecario e Laboratori
Referente Amministrativo: Dott.ssa Claudia Rossi
Tel.: 041/2571845 – 041/2571787 – 041/2577
Email: infodottorati@iuav.it
Orari di apertura: lun – ven dalle 9:00 alle 12:30

Nuove costruzioni

Casa Smart Plus
case nZEB